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Alcuni dei nostri principali progetti

OTA ha sviluppato nel corso del tempo vari progetti focalizzati sull’ottimizzazione degli oliveti e sulla promozione dell’olivicoltura biologica. Questi progetti, alcuni dei quali sono stati condotti in collaborazione con importanti Istituzioni Scientifiche sia a livello nazionale che regionale, mirano al miglioramento delle pratiche agricole e alla sostenibilità.

Tra i principali progetti realizzati da O.T.A. possiamo menzionare:

  • Progetto Mateo (2009): “Modelli Tecnici ed Economici per la riduzione dei costi nelle realtà Olivicole della Toscana”, un progetto volto a migliorare l’efficienza e la sostenibilità economica degli oliveti in Toscana.
  • Nuovi sistemi di coltivazione dell’olivo (2001): “Aspetti agronomici, economici e qualitativi”, un progetto che ha esplorato nuovi approcci alla coltivazione dell’olivo, con l’obiettivo di migliorare sia le tecniche agronomiche che la qualità del prodotto.
  • Progetto Eleiva (2008-2009): un’iniziativa incentrata su innovazioni nel settore dell’olivicoltura, con particolare attenzione alla qualità e alla sostenibilità.

Questi progetti rappresentano un impegno significativo di O.T.A. per sostenere la modernizzazione del settore olivicolo e promuovere pratiche agricole rispettose dell’ambiente.


Progetto Mateo

Il progetto MATEO, sviluppato tra il 2005 e il 2008 nell’ambito del bando di ricerca per lo sviluppo del settore olivo-oleicolo toscano, è stato finanziato da ARSIA e coordinato da Olivicoltori Toscani Associati Scrl. Questo progetto ha coinvolto 20 aziende olivicole, rappresentative di diverse realtà produttive in termini di dimensioni, situazioni orografiche e geografiche. L’analisi dei costi di produzione condotta su queste aziende ha fornito un quadro chiaro della redditività della coltura olivicola per ciascuna area territoriale.

Uno degli obiettivi principali del progetto era la riduzione dei costi attraverso l’implementazione di nuove forme di meccanizzazione e potatura. In particolare, si è valutato l’impatto della meccanizzazione sui costi e sulla produttività. Le analisi hanno portato alla definizione di strategie volte al rilancio dell’olivicoltura toscana, in particolare per quanto riguarda l’ottimizzazione delle pratiche agronomiche.

Il progetto ha avuto una forte componente divulgativa, con l’organizzazione di 18 giornate dimostrative e seminariali, la pubblicazione di oltre 20 lavori scientifici e la partecipazione a oltre 30 convegni, seminari e tavole rotonde. Inoltre, il progetto ha contribuito alla realizzazione di 12 tesi di laurea.

Un risultato particolarmente rilevante del progetto MATEO è stata la progettazione e la realizzazione di due nuove macchine agricole per la raccolta delle olive e per i trattamenti su terreni difficili, come quelli terrazzati o con forti pendenze. Queste macchine, di piccole dimensioni e montate su cingoli, rappresentano una novità assoluta e offrono un significativo vantaggio per gli olivicoltori operanti in aree difficili.

Il successo del progetto ha inoltre attirato l’interesse di numerose aziende italiane produttrici di macchine agricole, che hanno orientato lo sviluppo dei loro prodotti in linea con le indicazioni emerse dalle ricerche del progetto MATEO, favorendo così un progresso tecnologico nel settore.


Nuovi sistemi di coltivazione dell’olivo

Il settore olivo-oleicolo è ampiamente riconosciuto come un elemento chiave per l’economia agricola della Toscana. La sua importanza non risiede soltanto nel valore del prodotto finito, l’olio d’oliva, ma anche nel ruolo cruciale che la coltivazione dell’olivo svolge per la tutela ambientale e la conservazione del paesaggio toscano. Gli oliveti non solo danno forma e carattere al territorio, ma spesso sono situati in aree difficili da coltivare con altre colture, contribuendo così alla prevenzione dell’abbandono delle terre e al mantenimento dell’equilibrio idrogeologico.

Il paesaggio toscano, intrinsecamente legato alla presenza degli oliveti, è un patrimonio di grande valore culturale e ambientale. Questo legame paesaggistico, insieme alla crescente attenzione verso lo sviluppo rurale integrato, rende il settore olivo-oleicolo una priorità strategica. Infatti, l’integrazione tra la produzione agricola, la salvaguardia ambientale e lo sviluppo socio-economico delle aree rurali rappresenta una base fondamentale per la sostenibilità dell’economia locale.

La centralità del settore olivicolo nella pianificazione di bandi di ricerca e sviluppo non è casuale. Tali iniziative sono volte a risolvere alcune delle sfide operative che caratterizzano il settore, molte delle quali derivano proprio dalla natura complessa e frammentata del territorio toscano. La ricerca si concentra quindi su soluzioni tecniche e strategiche che possano migliorare la produttività e la sostenibilità dell’olivicoltura, mantenendo al contempo intatti i valori paesaggistici e ambientali.

Questo approccio integrato testimonia l’impegno a sostenere un settore che, nonostante la sua rilevanza, continua a fronteggiare sfide significative legate alla morfologia del territorio e alla necessità di conciliare produttività agricola con la salvaguardia del paesaggio.


Progetto Eleiva

Il Progetto “Eleiva, Oleum, olio” rappresenta un’iniziativa multidisciplinare nata per esplorare le origini del patrimonio olivicolo toscano, con un focus sull’area Amiata-Val d’Orcia. Questo progetto si propone di superare i limiti delle tradizionali ricerche storiche e archeologiche sull’olivicoltura antica, ampliando l’analisi con approcci più scientifici e tecnologicamente avanzati.

L’obiettivo del progetto è quello di tracciare le origini e lo sviluppo della domesticazione dell’olivo in Italia, concentrandosi sulla relazione tra l’ambiente naturale e le attività umane svoltesi nei pressi di antichi siti archeologici. L’idea centrale è che non solo le tracce lasciate dall’uomo, ma anche l’ambiente stesso, attraverso la vegetazione attuale, possa conservare caratteristiche sviluppatesi in parallelo con la storia demografica e culturale di questi luoghi.

A tal fine, il progetto adotta una metodologia di ricerca che integra discipline diverse: l’archeologia, la botanica e l’analisi biologico-molecolare. Il lavoro prevede l’analisi del profilo genetico di olivi antichi e rinselvatichiti presenti nelle vicinanze di siti archeologici selezionati. Questo tipo di indagine, condotta parallelamente allo studio storico dei siti stessi, mira a documentare e comprendere le persistenze delle varietà di olivo e le loro evoluzioni nel tempo.

Il Progetto “Eleiva” si inserisce in una continuità di ricerca avviata con il Progetto VINUM, ma ne amplia l’ambito di indagine, ponendo l’accento non solo sul prodotto finale, ma anche sulle radici storiche e biologiche dell’olivicoltura nella regione toscana. La ricerca punta così a fornire un contributo significativo alla comprensione delle dinamiche antiche che hanno portato allo sviluppo di un patrimonio olivicolo tanto ricco quanto profondamente legato al territorio.

OTA | Olivicoltori Toscani Associati

Nata nei primi anni '80, dal 1992 l'OTA riunisce oltre 8.000 olivicoltori toscani, dediti alla produzione di un eccezionale olio extravergine di oliva che affonda le sue radici nei valori classici. Dopo anni di successi in Italia, siamo entusiasti di condividere il nostro patrimonio con i mercati globali. Unitevi a noi per sperimentare l'essenza della Toscana in ogni goccia d'oro.

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